L’ossessione per la Morte
La composizione del Manfred è una delle opere che si lega profondamente alle dolorose vicende degli anni della maturità di Schumann. Il musicista non ebbe mai del resto un’esistenza facile. Sin da giovane fu assalito di frequente da attacchi febbrili violentissimi che lo segnarono nel corpo e nello spirito, procurandogli, durante i lunghi deliri, dei veri e propri tormenti. Alcuni studi sulla personalità del musicista sostengono la tesi che in questi periodi, e soprattutto nell’attività intellettuale, troppo intensa e senza soste, si possono trovare le cause scatenanti della malattia che lo condusse alla morte. In alcuni momenti la sua attività compositiva si trasformava in un incubo senza pace. Una delle aspirazioni di Schumann era costruire le sue composizioni in modo tale che la musica e la poesia germanica si fondessero in un unico grande spettacolo capace di esprimere i valori spirituali e culturali del suo popolo. In quegli anni la musica aveva cominciato ad assumere connotati nazionalistici, in maniera più o meno marcata, in quasi tutta l’Europa. Il Romanticismo sia letterario che musicale aveva infatti propugnato un nuovo interesse verso le proprie radici. In Germania tale tendenza aveva fatto assurgere a nuova dignità tutto quello che era veramente tedesco, dalle fiabe alle melodie, in forte polemica col genio latino considerato incompatibile con la più genuina germanicità. Schumann non si tirò indietro neanche in questo caso subendone direttamente ed indirettamente ripercussioni psicologiche che si aggiunsero alle ormai tante e conclamate malinconie interiori ovvero quelle che qualche decennio successivo sarebbero stati indicati come stati depressivi.