Compose questo Concerto mentre era ancora uno studente a Napoli. Era il migliore elemento della classe di composizione del maestro Zingarelli ed ebbe modo di farsi notare anche da Gioacchini Rossini durante una visita di quest’ultimo presso il collegio musicale napoletano (Collegio S. Sebastiano).
Questo Concerto per flauto in Mi minore è certamente la composizione più famosa di Saverio Mercadante e ancora oggi una delle più eseguite dai flautisti di tutto il mondo. Mercadante scrisse ben quattro versioni differenti di cui due orchestrali e due quartettistiche; le primissime pagine sono frutto del suo lavoro giovanile e per questa ragione, con molta probabilità, la sua crescita successiva lo mise di fronte a dubbi sulla versione definitiva del concerto. La prima versione, completata nel 1813, è il Quartetto op.53; la versione successiva (1814) fu quella come Secondo Concerto op.57 per grande orchestra. Seguì un nuovo arrangiamento per quartetto e infine uno per piccola orchestra (1819).
Si compone di tre movimenti:
- Allegro Maestoso
- Adagio
- Rondò Russo (Allegro Vivace Scherzando)
Nel primo movimento, Allegro Maestoso, l’orchestra apre decisa creando le premesse per l’inserimento del solista, il flauto, che si cimenta in differenti episodi musicali ricchi di una grossa carica energetica e intervallati da momenti più ampi, morbidi ed affettuosi. Il secondo tempo (Largo) è pervaso da un intenso lirismo: il flauto canta una dolce canzone. Il terzo movimento è il famoso “Rondò russo”, un Allegro Vivace, marziale, dal ritmo ben scandito in cui il flauto si esibisce in veri pezzi di bravura mentre l’orchestra accompagna come se sostenesse un cantante.