Rachmaninoff – Concerto per Pianoforte n.2

grimaud-1Il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in Do minore di Rachmaninov è sicuramente il più noto ed eseguito dei quattro concerti per pianoforte del compositore russo.

Si compone di tre movimenti:

  • Moderato
  • Adagio Sostenuto
  • Allegro Scherzando

Primo Movimento – Moderato
Il pianoforte apre il concerto con pesanti accordi che conducono ad un’atmosfera di mistero e drammaticità. I due temi che caratterizzano il movimento si intrecciano fluidamente passando da una tonalità minore maestosa ad una tonalità maggiore, cantabile, dolce, intensa. Il primo tema esposto dai violini, dalle viole e dal clarinetto, viene poi ripreso con grande enfasi dal pianoforte solo. L’atmosfera cambia con l’introduzione del secondo tema che chiude l’Esposizione. Si torna quindi al primo tema, con l’oboe, il clarinetto e le viole, ed un virtuosismo solistico. Si ripropone il secondo tema, con i violini il clarinetto e viole le che anticipano l’ingresso del pianoforte. Ad un ritmo a tempo di marcia, segue il melodioso canto del solista accompagnato da legni, corni e archi. Lo stacco del corno solo si impone per portare al ritorno del secondo tema, ripreso da tutta l’orchestra.
La coda, introdotta dai virtuosismi del pianoforte, si conclude con accordi di tutta l’orchestra.

Secondo Movimento – Adagio Sostenuto
Questo è il movimento più intenso e conosciuto in assoluto. Il pianoforte si presenta con un delicato arpeggio mentre gli archi lo accompagnano con la leggerezza della sordina, dei clarinetti, dei fagotti e dei corni. Sublime il passaggio del flauto solista che espone il dolcissimo tema, ripreso in successione dal clarinetto. A questo punto il pianoforte prende il posto del clarinetto, che lo accompagna quasi in un duetto. I violini spezzano il tema e conducono ad una atmosfera più animata, dove il pianoforte elabora il tema, con interventi di fiati e archi, fino al coinvolgimento di tutta l’orchestra. Dopo la cadenza del solista, si ritorna al primo tema, fino allo sfumare con l’ultima voce affidata alle note del pianoforte.

Terzo Movimento – Allegro Scherzano
Si riprende il tono marziale del primo movimento. Il solista si alterna con l’orchestra nell’esposizione dei temi, fino ad un crescendo orchestrale che introduce la Coda che conclude grandiosamente. Terminano il brano tre accordi ripetuti che rappresentano la firma ritmica del compositore: ta- tata -ta (Rach – mani -nov).

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