Bach – Concerto per Violino e Oboe – BWV 1060

Breve Analisi del Concerto per Violino, Oboe, Archi e Continuo BWV 1060

bwv 1060Questo concerto è una trascrizione per clavicembalo e archi di un perduto concerto in Do minore di cui ci è pervenuto un abbozzo, forse per due violini o per violino e oboe, classificato come BWV 1060R. Si compone di tre movimenti:

1. Allegro
2. Largo
3. Allegro

Primo Movimento – Allegro

L’Allegro attacca con il tema, festante e aggraziato, eseguito dall’orchestra cui l’oboe risponde in eco, ripetendo le due ultime note. Un breve canone introduce una sezione in cui oboe e violino dialogano fittamente portando all’episodio successivo, in cui l’alternanza tra l’orchestra e i solisti è l’elemento costitutivo fondamentale. Il tema ricompare nuovamente, a canone, e ci porta verso una progressione in cui spesso alla narrazione degli archi si sovrappongono i trilli festosi dell’oboe. Nella prima parte del movimento il violino solista è frequentemente avvolto dall’orchestra, mentre nella seconda parte sono numerosi i passaggi in cui esegue la melodia principale accompagnato dall’oboe.

Secondo Movimento – Largo

Il secondo movimento è il più noto. L’oboe inizia il discorso musicale, seguito a ruota dal violino solista, con il quale costruisce un dolcissimo canone. Gli archi accompagnano con un pizzicato lieve e ben ritmato creando un effetto eco che enfatizza l’atmosfera trasognante.

Terzo Movimento – Allegro

Con l’Allegro conclusivo ci troviamo nuovamente in un clima vitale energico e fantasioso. In questo movimento l’uso della dinamica è di notevole rilevanza, in quanto il contrasto forte-piano rappresenta l’elemento espressivo caratterizzante. Prima l’orchestra, poi i due solisti, ripropongono il tema dapprima in modo nitido e smagliante e in seguito più lontano e soffuso, creando un gioco di corrispondenze assai ricco e denso. Una parentesi all’interno di questa straordinaria costruzione contrappuntistica è costituita dal violino solista che esegue un episodio virtuosistico in cui la libertà espressiva e il lirismo hanno il sopravvento. Di nuovo la voce dell’orchestra ripropone il tema, mentre i due solisti giocano creando effetti d’eco. La conclusione è all’unisono, solare e fiduciosa, animata da quell’ottimismo virile e sereno che contraddistingue gli Allegri bachiani.

Il Concerto e i figli clavicembalisti

 

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