Da Marilyn Monroe a Sergej Rachmaninov

La svalutazione di Rachmaninov ad opera del Cinema Americano

sevenmarilynIl grande musicista russo-americano sosteneva che :«La musica dev’essere l’espressione della personalità del compositore. La musica deve esprimere il paese del compositore, i suoi amori, i libri, le pitture che ama. Dev’essere la somma totale delle sue esperienze». Negli Stati Uniti, dove si trasferì nel 1918, ebbe un enorme successo e venne riconosciuto come l’ultimo grande pianista-compositore romantico. Questa etichetta non gli garantì gli onori dei critici più “raffinati” che sostenevano, di contro, che egli era un autore iper-romantico, e che il cinema, strumento di consumo e di svilimento culturale, lo usava per le colonne sonore di intricati drammi sentimentali perché egli non meritava altre platee. Era diventato, suo malgrado, protagonista del binomio Musica & Seduzione.

Solo recentemente, a rivalutare la sua figura,  è intervenuto, nel 1996, “Shine”, un “piccolo” film australiano di grande successo in tutto il mondo. Il merito è in gran parte proprio di Rachmaninov, giacché Shine racconta la storia di un pianista classico alle prese con le difficoltà della vita, e in particolare con le irte partiture del maestro russo. Il motivo principale della cattiva fama di Rachmaninov era sempre dovuto al cinema: nel 1946 David Lean aveva usato il secondo concerto per piano e orchestra (Rach 2) come colonna portante del suo film “Breve incontro”. «In armonia col rumore cadenzato delle ruote del treno venivano introdotte le note del Concerto di Rachmaninov. Aveva un duplice scopo: di accrescere l’aspetto dolorosamente romantico della vicenda, quasi per addolcire la frustrazione dei due protagonisti; di aggiungere il rigore musicale ai tempi del racconto». Il sarcastico Billy Wilder, in “Quando la moglie è in vacanza”, decise di parodiare il perbenismo e la sessuofobia di Breve incontro. Il protagonista maschile accompagna al treno la sua famigliola che parte in vacanza, pensa al dottore che gli vieta il fumo e l’alcol, ma non disprezza certo la possibilità di un’avventura extraconiugale con l’avvenente vicina. Anche perché, come ricorda il titolo originale, siamo al “prurito del settimo anno” (Seven Year Itch). Per di più, lui è il caporedattore di un editore popolare e pubblica pulp pruriginosi, quindi sogna che il romanticismo di Rachmaninov gli sia d’infallibile aiuto nelle faccende di cuore e di corpo.

Quando la moglie è in vacanza

(The Seven Year Itch, USA 1955, 105 min.)
Regia di Billy Wilder
Interpreti: Marilyn Monroe (la ragazza), Tom Ewell (Richard Sherman), Oscar Homolka (dottor Brubaker)
Soggetto da una commedia di George Axelrode
Musica di Alfred Newman, “Concerto per pianoforte e orchestra n° 2” di Rachmaninov

Dal dialogo originale:

Tom Ewell: Forse un sottofondo musicale… Vediamo… Debussy, Ravel, Stravinskij… Stravinskij può spaventarla! Eccolo, è lui, Rachmaninov. Fammi da galeotto, imprigionaci nel sogno! L’ottimo Rachmaninov. Il secondo concerto per piano che mai non falla!

Nel sogno, in luce soffusa, appare Marilyn Monroe come Marlene Dietrich su uno sfondo di candelieri. Lei è in abito tigrato e voce roca, lui in giacca di raso rosso e suona il piano.

Marilyn Monroe: Rachmaninov!
Tom Ewell: Il secondo concerto per piano…
Marilyn Monroe: È sleale…
Tom Ewell: Perché?
Marilyn Monroe: Ogni volta che lo sento mi distrugge
Tom Ewell: Oh
Marilyn Monroe: Posso sedermi vicino?
Tom Ewell: La prego
Marilyn Monroe: Come mi scuote… Mi da i brividi. Ho già la pelle d’oca dappertutto. Io non so dove sono, o chi sono, o cosa faccio… Non smettere, non smettere, non smettere mai!

Nella realtà, l’incontro sognato avviene in una luce molto più quotidiana.

Tom Ewell: Lei è il tipo a cui piace Rachmaninov…
Marilyn Monroe: Io? Che strano… perché di musica non me ne intendo
Tom Ewell: Non è necessario che se ne intenda. Stia ad ascoltare, basta.
Marilyn Monroe: Questa la chiamano “musica classica”, vero? L’ho capito perché non cantano
Tom Ewell: Shh! Non parli, non la resista, si abbandoni, si sciolga… Lasci che dilaghi su di lei…
Marilyn Monroe: Sa, io ho una gran passione per Frankie Lane…
Tom Ewell: Spessissimo la gente si sente distrutta da questa musica. Li scuote, hanno i brividi. Hanno la pelle d’oca. Dappertutto!
Marilyn Monroe: Assaggi la patatina nello champagne…
Tom Ewell: Forse è meglio gettare Rachmaninov alle ortiche! Non è stata una grande idea…

Finisce che suonano in duo l’allegro motivetto “Le tagliatelle”.

Marilyn Monroe: Io con Rachmaninov non le sento le scosse, ma con questa sì!

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