Wolfgang Amadeus Mozart è noto, tra le altre cose, per aver composto una particolare forma musicale nota come Divertimento, particolarmente adatta in contesti di intrattenimento e spensieratezza, generalmente composto per un piccolo ensemble. Il termine è usato per descrivere un’ampia varietà di opere strumentali secolari (non religiose) per ensemble da solista o da camera. Di solito si riferiva al leggero intrattenimento musicale, sebbene talvolta si applicasse anche a generi più seri. Come genere separato, sembra non avere una forma specifica, sebbene la maggior parte dei Divertimenti della seconda metà del XVIII secolo richiamino a un approccio di danza, derivato dal divertimento teatrale, o prendono la forma di altri generi musicali da camera dello stesso periodo, a mo’ di continuazione del divertimento teatrale meramente strumentale. Ci sono altri termini che indicano musica simile al Divertimento, come la Serenata o il Notturno, e che spesso venivano eseguiti nei medesimi contesti. Dopo il 1780 Divertimento era il termine più comunemente usato per la Musica del “dopocena” e come Musica all’aperto. Tipicamente i Divertimenti possono avere a nove movimenti, sebbene ne esitano persino con ben tredici movimenti. La prima pubblicazione ad usare il nome “divertimento” è di Carlo Grossi nel 1681 a Venezia (Il divertimento de ‘grandi: musiche da camera, o per servizio di tavola) e il suggerimento che il Divertimento è come accompagnamento de “il servizio al tavolo” si applica più tardi, dal momento che questa musica “leggera” veniva spesso utilizzata per accompagnare banchetti e altri eventi sociali. Il Divertimento non fu esclusiva prerogativa di W.A. Mozart; Leopold Mozart, Carl Stamitz, Haydn e Boccherini sono tra quelli che più si ricordano a associano a questa forma.
Nella produzione mozartiana a volte assume la forma di una piccola sinfonia, ad esempio, le Sinfonie di Salisburgo K.136, K.137 e K.138. I tre Divertimenti furono scritti da Mozart appena sedicenne nel 1772 dopo il secondo viaggio in Italia: l’accostamento di strumenti come il violino primo, il violino secondo, la viola e il basso, risente notevolmente dell’influenza italiana, ed in particolare di Sammartini, che Mozart ascoltò a Milano.
Il primo, Divertimento K.136, è una composizione di stile galante, tra le pagine più note del repertorio mozartiano. Consiste di tre movimenti ma già nel primo è facile riconoscerne lo stile compositivo caratteristico del genere. Il secondo movimento, Andante, è invece pacato e soave costruito su una melodia semplicissima ma ricercata.