La forma musicale conosciuta come Cantata, come gran parte delle forme musicali vocali e strumentali, è di origine italiana, ed è legata allo stesso contesto culturale da cui deriva l’Opera. Semplicisticamente possiamo dire che la Cantata è una piccola Opera, date le proporzioni, spogliata dell’azione scenica. L’affermarsi della voce solista, in special modo durante il Barocco, accompagnata dagli strumenti musicali trovò nell’Opera la sua massima espressione. Il successo di quest’ultima motivò anche lo sviluppo della Cantata che di base recepì le strutture formali come il Recitativo e l’Aria ambientandole in una dimensione più lirica, meno drammatica. La successione di Recitativi e di Arie nella Cantata descrive il mondo degli affetti, spesso all’interno di cornici mitologiche così come era in uso nelle convenzioni letterarie dell’epoca. E’ questa, a grandi linee, la Cantata italiana, ovvero la Cantata Profana da Camera. Ma le Cantate più famose, probabilmente, furono quelle di carattere sacro; famossisime sono le Cantate di Bach; fu proprio in Germania che il modello italiano “profano” di questa forma musicale stentò a prendere piede a causa di testi adeguati, cantanti preparati e di un pubblico capace di comprendere e di gustare questa forma musicale. Diversa fu la sorte della “cantata sacra”, sebbene questa fu l’etichetta che un paio di secoli dopo la musicologia impose a posteriori.