Il dolore della perdita del Dulcem Natum
Dal punto di vista compositivo il testo utilizza una metrica “volgare” sillabica ed è costruito su 20 brevi strofe che constano di due ottonari ed un senario sdrucciolo, uno schema risalente al “tetrametro trocaico” del periodo classico della latinità. La sua assoluta bellezza ed originalità sta nel fatto di non rivolgere la meditazione teologica direttamente al dolore di Cristo ma di contemplarlo attraverso il filtro di un essere umano. Il dolore evocato non è quello del Dio Crocifisso, di chi grida “Eli, Eli”, ma quello della madre che perde tragicamente il figlio amato (dulcem natum). Maria diventa così la perfetta icona del dolore umano di fronte alla morte.
1. Stabat Mater dolorosa (Tenore, Coro) Largo
Stabat Mater dolorosa iuxta crucem lacrymosa, dum pendebat Fílius.
Cuius animam gementem, contristatam et dolentem pertransívit gladius.
Stava la Madre addolorata, in lacrime, ai piedi della Croce su cui pendeva il Figlio.
Il suo animo gemente, contristato e dolente una spada trafisse.
2. O quam tristis et afflicta (Contralto) Larghetto
O quam tristis et afflicta, fuit illa benedicta Mater Unigeniti!
Quae moerebat et dolebat et tremebat cum videbat nati poenas incliti.
Oh, quanto triste e afflitta fu lei, benedetta Madre dell’Unigenito!
Quanto si rattristava e provava dolore e tremava vedendo le pene del glorioso Figlio!
3. Quis est homo, qui non fleret (Coro) Lento
Quis est homo, qui non fleret, Christi Matrem si videret in tanto supplicio?
Quale uomo non piangerebbe al vedere la Madre di Cristo in un così grande supplizio?
4. Quis non posset contristari (Soprano) Moderato
Quis non posset contristári, piam Matrem contemplári doléntem cum Filio ?
Chi potrebbe non rattristarsi al contemplare la pia Madre dolente accanto al Figlio ?
5. Pro peccatis suae gentis (Basso) Allegro non troppo
Pro peccatis suae gentis vidit Jesum in tormentis et flagellis subditum.
A causa dei peccati del suo popolo Ella vide Gesù nei tormenti, sottoposto ai flagelli.
6. Vidit suum dulcem natum (Tenore) Lento e mesto
Vidit suum dulcem natum moriendo desolatum, dum emísit spiritum.
Vide il suo dolce Nato morente, abbandonato, mentre esalava il suo spirito.
7. Eia, mater, fons amoris (Coro) Allegretto
Eia, mater, fons amoris, me sentíre vim doloris fac, ut tecum lugeam. Fac, ut ardeat cor meum in amando Christum Deum, ut sibi complaceam.
Orsù, Madre, fonte dell’amore, fammi provare la forza del tuo dolore perché con Te io possa piangere. Fa’ che arda il mio cuore nell’amare Cristo Dio perché a lui io sia gradito.
8. Sancta Mater, istud agas (Soprano, Tenore) Larghetto
Sancta Mater, istud agas, crucifíxi fige plagas cordi meo valide. Tui Nati vulnerati, tam dignati pro me pati, poenas mecum dívide.
Santa Madre, fai questo: imprimi saldamente nel mio cuore le piaghe del tuo Figlio crocifisso. Del tuo figlio straziato, che per me si è degnato di soffrire, le pene con me dividi
9. Fac me vere tecum flere (Contralto) Lagrimoso
Fac me vere tecum flere, Crucifíxo condolere donec ego vixero. Iuxta crucem tecum stare, et me tibi sociare in planctu desídero.
Fammi ardentemente piangere con te e condividere il dolore del Crocifisso, finché io vivrò. Accanto alla Croce con Te voglio stare e desidero ardentemente a Te unirmi nel pianto.
10. Virgo vírginum praeclara (Quartetto, Coro) Andante
Virgo vírginum praeclara, mihi iam non sis amara, fac me tecum plangere. Fac, ut portem Christi mortem, passionis fac me sortem et plagas recolere. Fac me plagis vulnerári, cruce hac inebriári ob amorem Fílii.
O Vergine, gloriosa fra le vergini, non essere aspra con me, fammi piangere con te. Fa’ che io porti la morte di Cristo, fammi partecipe della sua passione e ricordarmi le sue piaghe. Fa’ che sia ferito delle sue ferite, che mi inebri della sua Croce per l’amore di Tuo Figlio.
11. Flammis orcis ne succendar (Basso) Presto
Flammis orci ne succendar, per te, Virgo, sim defensus in die iudícii.
Che io non sia arso dalle fiamme dell’ìnferno, che io sia, o Vergine, da te difeso nel giorno del giudizio.
12. Fac me cruce custodiri (Tenore) Moderato
Fac me cruce custodiri morte Christi praemuniri, consoveri gratia.
Fa’ che io dalla Croce sia protetto, dalla morte di Cristo fortificato, dalla grazia consolato.
13. Quando corpus (Soprano, Contralto) Largo assai
Quando corpus morietur, fac, ut animae donetur paradisi gloria.
E quando il mio corpo morirà fa’ che all’anima sia donata la gloria del Paradiso.
14. Paradisi Gloria. Amen (Soprano, Coro) Alla breve
Paradisi gloria ut animae donetur. Amen
All’anima sia donata la gloria del paradiso. Amen