Paganini – Concerto per Violino – La Campanella

Concerto per violino e orchestra in Si minore, n.2 Op. 7 – La Campanella

niccolo_paganini_1Il Concerto n.2 è il più noto concerto dei nove scritti da Paganini, sebbene non tutti arrivati fino a noi, soprattutto per il Rondò ‘La Campanella’ che dà il titolo a tutta l’opera. In questo concerto, che Paganini scrisse nel 1826, l’autore diede meno spazio al virtuosismo a favore di una maggiore enfasi melodica.
Il concerto si articola in tre movimenti:

  • Allegro maestoso
  • Adagio
  • Rondò

Primo Movimento – Allegro Maestoso

L’allegro maestoso si apre con un lungo intervento dell’orchestra in cui i violini eseguono la melodia principale; quando prende la parola il solista hanno inizio episodi di elevata abilità che si alternano a momenti lirici venati di un tocco di malinconia. All’orchestra non vengono richieste prestazioni particolari, e gli impasti timbrici e le soluzioni armoniche sono perfettamente in linea con i canoni tradizionali, e addirittura con quelli della tradizione operistica italiana, perché frequenti sono i passaggi in cui il violino si comporta come il primo attore di una rappresentazione lirica, mentre l’orchestra accompagna, sostenendo ma senza mai abbandonare il proprio compito di gregario.

Secondo Movimento – Adagio

L’Adagio è una pagina dolce e accorata in cui il violino può nuovamente dar prova delle sue capacità espressive e virtuosistiche; notevole è soprattutto un passaggio eseguito interamente sulla quarta corda , sino ad allora usata solo raramente, che con Paganini assume spesso il ruolo della protagonista in quanto su di essa vengono prodotte melodie assai complesse.

Terzo Movimento – Rondò

Il Rondò ‘La Campanella’ è un pezzo brillante e ricco di gaiezza in cui sia il violino sia l’orchestra, fedele ancella, imitano festosi rintocchi di campane. Il motivo principale è famosissimo, ricco di verve, e circola con brio lungo tutto il pezzo. Il violino è impegnato in vere e proprie acrobazie: velocissimi pizzicati si alternano ad altrettanto rapidi passaggi con l’arco, e in un crescendo di brillantezza ancor più intensificato dall’accelerando, il concerto giunge a conclusione.

 

error: Content is protected !!