La Musica nella Tragedia Greca

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I teorici del tempo prescrivevano le melodia da impiegare nelle tragedie definendo i “modi” più adatti alle circostanze: il dorico era generalmente indicato per accompagnare i momenti solenni a differenza del misolidio adatto alle lamentazioni in cui, tra l’altro, il coro spesso dialogava con un personaggio proponendosi con una sorta di ritornello a mo’ di biasimo o insegnamento. Purtroppo nessun nome di musicista è giunto fino a noi, sebbene è plausibile pensare che fosse il poeta stesso a scrivere la musica ovvero i modi da impiegare nelle varie parti.

Nelle commedie la musica aveva un ruolo molto meno importante che nelle tragedie. Si pensi che per stare in tono col carattere satirico della commedia, il coro, a differenza che nelle tragedie, indossasse costumi bizzarri e si prestasse a imitazioni persino di versi animali. Nel secondo secolo a.C. il Coro scomparve dalla scena greca. Ci sono ancora molte domande a cui non è possibile rispondere circa il modo in cui la tragedia greca venisse rappresentata, ma si può essere certi che, sebbene non fosse un’Opera, così come la intendiamo oggi, la musica era presente ma rimaneva un aspetto ornamentale.

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