Il Tango è un fenomeno artistico-musicale, cominciato alla fine del XIX secolo, frutto di tante componenti: il miscuglio culturale di comunità emigranti che si ritrovano migliaia di chilometri dalle rispettive patrie; l’apporto di strumenti diversi e differenti tecniche di esecuzione; la condizione sociale ed il diffondersi dei prostiboli; le danze afro mischiate con il gusto europeo. Per molti versi il Tango rappresenta la voglia di un’Europa che per Italiani, Francesci, Polacchi, Spagnoli, diventa il sogno di tutta una vita, e che diventa poesia e musica.
Dopo le prima mosse, intorno al 1910, il tango approdò e iniziò a diffondersi con grande successo negli Stati Uniti e a Parigi, da dove si propagò poi nel resto d’Europa. Divenne ben presto una danza alla moda e subì una sorta di deformazione e cristallizzazione delle sue forme originarie, iniziando a essere eseguito con passi rapidi, movimenti a scatto e figure fisse.
Con l’arrivo in Europa e soprattutto a Parigi, il Tango entra a far parte della ristretta cerchia dei balli della “buona società”, e la fama raggiunta tra il 1913 e il 1939 suscitò l’interesse di molti compositori dell’epoca, tra cui Igor Stravinskij, Ernst Krenek, Morton Gould e Kurt Weill.