Buxtehude è una figura di primaria importanza, nell’ambito della scuola organistica europea: prima di lui Weckmann, Schütz e Tunder, e dopo di lui Bach ed Händel. La ben nota produzione organistica di Bach e Händel è chiaramente ben diversa da quella di Weckmann, o Schütz o Tunder. Buxtehude non si limitò al semplice sviluppo della tecnica conosciuta, ma definì un “nuovo stile” che abbracciò le varie forme compositive dell’epoca, dalla fantasia, al corale alla fuga: le sue composizioni per organo sono considerate il vertice della scuola organistica tedesca del XVII secolo. Buxtehude fu uno dei maggiori ispiratori e “maestri” di Johann Sebastian Bach il quale, appena ventenne, dopo un lungo e faticoso viaggio appositamente intrapreso, trascorse diverso tempo presso la di lui abitazione, assimilandone gli insegnamenti e rischiando l’altare con la già matura figlia.