La cultura Cristiana ha nelle sue radici molti elementi greco-ebraici e le influenze di queste tradizioni compresero anche gli usi musicali. A grandi linee possiamo dire che gli aspetti teorici, cui faceva capo la concezione musicale cristina, erano di stampo ellenico mentre, gli aspetti pratici, dai riti alle celebrazioni, facevano riferimento alla tradizione ebraica. Quando la comunità cristiana cominciò a diventare un fenomeno demograficamente interessante, erano già passati un paio di secoli dalla morte di Cristo ed il mondo era sotto il dominio dei Romani. I primi cristiani non ebbero vita facile e dovettero subire le persecuzioni dei dominatori. Per questa ragione si nascondevano nelle catacombe per celebrare i riti funebri e per manifestare attraverso un canto semplice e dimesso la propria fede. Per questa ragione la “prima” musica cristiana era molto semplice, essenziale, basata unicamente sul canto. Ne esistevano in particolare tre tipi diversi.
1. Canto Responsoriale: è il canto di un brano biblico, tratto dai Salmi, intonato (con melodia fiorita) dal capo del coro (“primicerius”) e cui risponde la comunità dei fedeli (con canto più semplice e sempre uguale);
2. Canto Antifonico: originato da Antiochia (ma anche dalla Palestina), si esprime con canto “a cori alternati” di versetti tratti, anche in questo caso, dai Salmi;
3. Canto Allelujatico: come si evince dallo stesso termine, consiste essenzialmente nel canto della parola Alleluja, accompagnato da un lungo vocalizzo sulla vocale ultima “a”.