Il paese dei Campanelli è un’operetta scritta da Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato. Composta nel 1923 andò in scena il 23 novembre di quello stesso anno al Teatro Lirico di Milano.
L’intreccio è molto semplice e ruota intorno ad una vicenda di incroci multipli di coppie .
Secondo la leggenda, questi campanelli suonano ogni volta che una donna tradisce il marito : ma ciò non è mai accaduto, perché nel paese regna da tempo la tranquillità.
A seminare il disordine arriva un nave di aitanti marinai, presto conquistati dalle signore del villaggio allietate dalla novità. I campanelli cominciano a fare il loro dovere, allertando la popolazione maschile che potrà a sua volta rifarsi quando, con un’altra nave, e in conseguenza di uno sciagurato equivoco, giungeranno in paese le mogli dei marinai le quali, prima di riprendersi i maritini, potranno ripagarli di egual moneta concedendosi una vacanza di distrazione con gli abitanti del luogo. Questa volta a far suonare i campanelli sono le mogli dei cadetti con i pescatori . Dopo questa specie di pareggio, i marinai ripartono con le loro mogli e presto tutto tornerà come prima, ma c’è da giurare che i campanelli non suoneranno più.
Il Paese dei Campanelli è un’operetta “senza tempo”, sia per la sua ambientazione, in un’Olanda da favola, sia per il consenso che continua a guadagnare.