Strumento musicale a corde pizzicate appartenente alla famiglia dei liuti. Simile all’arciliuto e al chitarrone, la tiorba è lo strumento più grande della famiglia e possiede un doppio manico: uno, collocato in posizione normale, presenta 14 corde che passano sopra un foro di risonanza e vengono premute come d’uso; l’altro, situato nel prolungamento del manico, con 10 corde che non passano sopra il foro di risonanza e si suonano a vuoto producendo suoni gravi.
Le sue corde, che sono semplici e non doppie, sono più larghe di quelle degli altri strumenti della famiglia; inoltre, le due acute sono intonate un’ottava sotto per evitare una tensione eccessiva.
Le origini della tiorba risalgono alla fine del secolo XVI e la sua invenzione si attribuisce all’italiano Antonio Bardi, fiorentino.
Lo strumento veniva utilizzato come solista e, soprattutto, come basso continuo nell’accompagnamento sia di un gruppo strumentale sia di uno strumento solista.
La tiorba venne introdotta in Francia da Jacques Maudurt agli inizi del XVII secolo.