Intervista col Vampiro su un insolito Haydn

tom-cruise-as-lestatIntervista col vampiro è un film del 1994 diretto da Neil Jordan e tratto dall’omonimo romanzo di Anne Rice. Strano accostamento quello tra Haydn ed il mondo oscuro dei vampiri. La Sonata per Pianoforte n. 59, in Mi bemolle maggiore, nel secondo movimento, “Andante e Cantabile”, sembra raccontare una pagina beethoveniana, romantica, profonda, seppure nella forma classica. Questa sonata non corrisponde all’idea solare e brillante che abbiamo del classicissimo Haydn, ma contiene il senso di inquietudine del vampiro prigioniero in sé stesso. Cosa avesse ispirato Haydn nella scrittura di queste pagine non ci è noto, ma la consapevolezza che il movimento culturale successivo avesse in Beethoven, suo allievo, il massimo interprete nel genere, ci dà indizi per immaginare un Haydn sconosciuto, un po’ romantico. Non è difficile pensare che un musicista della sua grandezza, profondamente legato al modello classico, egli stesso modello classico, fu degno figlio dell’ultimo Barocco (C.P.E. Bach) e padre prodigo del primo Romanticismo (Beethoven).

« Ti darò la scelta che a me non fu mai data. » (Lestat, il Vampiro)

 

error: Content is protected !!