Scritta su libretto di Friedrich Kind, quest’opera, in tre atti, è senza dubbio la più famosa di Weber e viene considerata dai critici musicali la sua più riuscita realizzazione teatrale.Rappresentata per la prima volta a Berlino il 18 giugno 1821, si basa su una vicenda dalle tinte cupe e dal clima decisamente romantico, intrisa di avvenimenti spettacolari e presenze soprannaturali.
Max, un giovane cacciatore, viene sconfitto in una gara di tiro e il burbero Kuno, capo forestale del principe Ottokar, gli comunica che non gli concederà la mano della figlia Agatha se non vincerà la gara che si terrà il giorno successivo in presenza del principe. A questo punto della storia si innesta una delle più antiche leggende germaniche, secondo la quale nel fitto della foresta vive Samiel, un diavolo che in cambio di sette pallottole infallibili prende l’anima di chi abbocca alle sue promesse: è quanto è accaduto non molto tempo prima a Caspar, amico fraterno di Max che, per poter prolungare la propria permanenza su questa terra, deve ora trovare un’altra vittima che stipuli il tremendo patto con il diavolo. Egli così propone all’incauto Max di seguirlo nella cupa Valle dei Lupi per procurarsi le pallottole magiche che gli permetteranno di vincere la gara e sposare l’amata. In un finale ricco di colpi di scena Max riesce a non legarsi col demone per merito di Agatha, Caspar soccombe e il sipario scende sopra la riconciliazione generale.