Nella concezione medievale la Musica scaturiva dalla grande Armonia che regolava l’intero creato e che assieme ai numeri era la naturale espressione del divino. Severino Boezio, filosofo cristiano vissuto tra il V ed il VI secolo d.C., in “De Institutione musica” distingueva la Musica in Mundana, Humana e Instrumentalis. La Musica Mundana era la musica non udibile, delle sfere celesti, affine al concetto di armonia piuttosto che a quello di suono. La Musica Humana era quella udita da ciascuno, legata all’armonia psichica che risuona nell’animo dell’uomo. La Musica instrumentalis era quella prodotta dagli strumenti, compresa la voce umana, considerata strumento primario e naturale, donato da Dio agli uomini.