L’Estro Armonico (Op.3) è una raccolta di dodici concerti per uno, due e quattro violini che consolidò la fama del grande Prete Rosso.
Il titolo della collezione sintetizza le qualità che affascinarono i suoi contemporanei. L’Estro Armonico esemplifica il capolavoro musicale con cui Vivaldi mise insieme la pura fantasia con gli stretti vincoli dettati dalle regole dell’armonia. Sono pezzi sono persino divertenti da suonare e il cui impatto non manca mai di colpire gli ascoltatori. Non capita di assistere a quattro violini che cercano di superarsi a vicenda. Questa raccolta riflette la vitalità e la freschezza dell’invenzione vivaldiana, l’energia ritmica, l’intensità melodica e armonica, la brillantezza dell’esecuzione e il talento drammatico. Segnarono il passaggio dal Concerto Grosso al Concerto Solistico.
Il musicologo Alfred Einstein, a proposito di un passaggio del terzo movimento del concerto numero 8 scrisse: “è come se in una sala barocca porte e finestre si spalancassero all’improvviso e si respirasse una ventata d’aria fresca”.