Le quattro stagioni di Vivaldi costituiscono un’opera di riferimento della storia musicale. In essi è notevole l’uso strumentale e coloristico che Vivaldi fa degli archi. La sua ingegnosità nell’inventare nuovi timbri, e nuovi accostamenti, sembra non avere limiti.
Sono presenti tutte le tecniche d’arco: gli energici unisoni per la tempesta, la sordina per gli uccelli, il contrasto frequente tra arco e pizzicato, le corde pizzicate.
I sonetti che introducono i singoli concerti sono di autore ignoto e furono composti verosimilmente in un periodo successivo, con l’intento di fissare le immagini descritte da Vivaldi attraverso la musica.