L’Ouverture “Sogno di una notte di mezza estate” di Felix Mendelsshon

Tra danze, elfi e nozze fiabesche, lo spirito fantastico dalla commedia shakespeariana nella Musica di Mendelssohn.

6512Composta nel 1826, l’Ouverture op.21 fu scritta di getto, con una naturalezza e una grazia sublime. In effetti nel 1842 Mendelssohn aggiunse all’Ouverture anche le musiche di scena, alcune cantate ed altre solo strumentali: Scherzo, Intermezzo, Notturno, Marcia nuziale e Rupeltanz.

L’opera si compone di undici movimenti distinti, tra i quali alcuni spiccano per originalità ed impatto emotivo.


Breve Analisi

1. Ouverture – Allegro molto
L’apertura comincia con un accordo che si compone progressivamente, ampliandosi dal grave e all’acuto come se si trattasse di un’immagine meravigliosa che si spalanca davanti ai nostri occhi, introduce il primo motivo, leggerissimo, eseguito dagli archi soli che si muovono velocemente, serrati, interrotti ogni tanto da lunghe note tenute dei fiati. Esplode la festa in un canto gioioso di tutta l’orchestra, e questa alternanza di due situazioni opposte sarà lo schema rispettato in tutta l’ouverture. Compaiono quindi altre due idee tematiche: la prima più cantabile e sommessa, la seconda sfolgorante, ricca di brio; il gioco dialettico del comparire e dello scomparire delle quattro melodie crea suggestioni fascinose e stupefacenti. Il ritorno dell’accordo iniziale, circa a metà della composizione, ricrea lo stesso incanto dell’esordio; di qui ripartono gli archi con il loro bisbiglio magico, al quale si aggiungono lunghe note tenute ora dal fagotto, ora dall’oficleide e lontani brontolii dei timpani, che rendono ancora più vibrante questa zona dell’ouverture. E’ sempre in un clima sorprendente che l’incantesimo a poco a poco svanisce; quello che rappresentava prima un motivo energico e vitale, il secondo, ora diventa struggente e malinconico; rallentato ed eseguito pianissimo dagli archi, è l’ultima voce che si leva prima che i fiati ricostruiscano il lungo accordo finale proteso verso l’acuto.

2. Scherzo – Allegro vivace
Lo Scherzo è costruito su due temi: il primo eseguito dai legni, il secondo dagli archi, entrambi brillanti, ricchi dal punto di vista timbrico e fortemente caratterizzati ritmicamente. L’accentazione scandita da un contrappunto abilissimo di durate diverse sovrapposte fa di questo brano un quadro in perpetuo movimento divertito e sognante.

3. Marcia degli Elfi – Allegro vivace
4. Coro degli Elfi – Allegro ma non troppo
5. Intermezzo – Allegro appassionato

6. Notturno – Con moto tranquillo
Il Notturno, animato da un tema dolcissimo eseguito da corni e fagotti, trae tutto il suo fascino proprio dalla scelta di queste sonorità ombrose.

7. Marcia nuziale – Allegro vivace
La celeberrima Marcia nuziale è grandiosa e stentorea, tutta slanci e fantasia: non dobbiamo dimenticare che queste sono nozze fiabesche. E’ costruita con sei motivi diversi che si affacciano or l’uno or l’altro ma concorrendo tutti a stabilire un clima di giubilo senza ombre.

8. Prologo
9. Marcia funebre – Andante comodo
10. Danza bergamasca – Allegro molto
11. Finale – Allegro molto

 

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