Giuseppe Fortunino Francesco Verdi
Nacque da povera famiglia a Roncole di Busseto il 10 Ottobre 1813. Sviluppatasi in lui molto presto una vigorosa inclinazione musicale, egli ebbe come primo maestro l’ organista delle Roncole Pietro Baistrocchi; si esercitava su una modesta spinetta e aiutava i genitori nella bottega, una modesta osteria di paese. A dodici anni si recò a Busseto per aiutare negli affari il suo futuro protettore Barezzi, e fu a Busseto che studiò musica con il maestro di banda Provesi e latino con il canonico Seletti. Fu in seguito a Milano con una borsa di studio del Monte di Pietà e con un sussidio del Barezzi: a diciannove anni tentò di entrare in Conservatorio, ma non vi fu ammesso (!!!) e decise di proseguire gli studi con il maestro Lavigna.
Tornato a Busseto, venne nominato maestro di musica del comune e direttore della banda.
Nel 1835 sposò la figlia del suo protettore Margherita Barezzi, da cui ebbe due figli che perirono con la madre a Milano negli anni 1838-1840, dove la famiglia Verdi si era nel frattempo trasferita.
La sua prima opera fu “Oberto Conte di San Bonifacio”(1839) rappresentata con successo al Teatro La Scala di Milano. La seconda opera “Un giorno di regno”(1840), a soggetto comico, cadde rovinosamente e aggiunse così nuovo dolore alle sciagure familiari.
Proprio allora iniziò la straordinaria produzione di opere. La sua instancabile e prodigiosa attività non cedette nemmeno alla vecchiaia che trascorse prevalentemente nella villa di Sant’Agata a pochi chilometri da Busseto, insieme alla inseparabile, fedelissima Giuseppina Strepponi, vissuta con lui dal 1849.
Giuseppe Verdi morì a Milano il 27 gennaio 1901 ed è oggi sepolto nella Casa di Riposo dei Musicisti da lui fondata.