Come articolare le parole quando si canta
L’articolazione delle parole dipende dal modo con cui si emette il suono. Con la voce impostata si basa sulla risonanza e su un flusso costante d’aria: per questo motivo è semplice emettere le vocali (tranne la a, che essendo molto aperta rende difficile mantenere la risonanza) e relativamente semplice emettere le consonanti sonore (m, n, b, …). Di contro è difficile l’emissione delle consonanti sorde (t, f, p, …): la pronuncia di queste consonanti implica infatti l’interruzione del flusso d’aria, che, se compiuta bruscamente come nella pronuncia normale, provoca un durissimo contraccolpo che rischia di danneggiare seriamente le corde vocali, le quali devono assorbire tutta l’energia accumulata nella cavità risonante (chiusa dall’altro lato dai denti e dalla lingua).
Per questo la pronuncia delle consonanti sorde nel canto è in realtà una non pronuncia: la c si pronuncia alla toscana, come una specie di h; la t si elide, interrompendo l’emissione del suono per un attimo ma senza accostare la lingua ai denti.
La bontà della tecnica di un cantante si misura in quanto bene riesce a far capire il testo del pezzo mentre canta.