I Registri Vocali

Cosa vuol dire utilizzare diversi registri?

registri

In funzione della parte del corpo che il cantante attiva durante un’esecuzione, ovvero della parte che entra in risonanza quando emette un suono, possiamo distinguere emissioni sonore dal carattere differente ovvero con registri differenti. Questo vuol dire che a prescindere dall’altezza del suono lo stesso può avere caratteristiche di forma tali da consentire all’ascoltatore di riconoscere se si tratti di una vibrazione di naso piuttosto che di torace. Può sembrare superfluo sottolineare che la vibrazione delle corde vocali non produrrebbe un effetto uditivo percettibile senza un mezzo (aria) in cui propagarsi ed attraverso il quale raggiungere chi ascolta.

Quando risuona la cassa toracica, in particolare durante l’esecuzione di note di frequenza bassa, si dice che la voce è in registro di petto; quando, invece, risuona, per note acute, nella gola, si dice in registro di gola (e viene evitata assolutamente durante il canto perché produce un suono debole, stridulo e poco gradevole); quando, infine, risuona in testa, sfruttandone le cavità, compresi i seni nasali e frontali, durante l’esecuzione di note molto acute, si dice in registro di testa. La bravura del cantante sta, tra le altre cose, nel passaggio da un registro all’altro nel modo più “pulito” possibile ed in special modo nel passaggio verso il registro di gola.

La pratica dei vocalizzi serve proprio a migliorare questa tecnica.

Un bravo cantante è in grado di sfruttare più di una cavità per impostare la voce, ottenendo in questo modo una gamma di suoni cantabili molto maggiore. Di solito sono maggiormente sfruttate le tre cavità principali (trachea, orofaringe e rinofaringe) ma esistono cantanti particolarmente dotati in grado di sfruttarle tutte, fino a quelle più alte, i seni frontali, ed ottenere estensioni straordinarie, fino a quattro ottave cantabili.

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