Madama Butterfly – La trama

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Madama Butterfly è un’opera in tre atti di Giacomo Puccini, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica.
Puccini scelse il soggetto della sua sesta opera dopo aver assistito a Londra all’omonima tragedia in un atto di David Belasco, a sua volta tratta da un racconto dell’americano John Luther Long dal titolo Madam Butterfly.

Iniziata nel 1901, la composizione procedette con numerose interruzioni  e soltanto nel dicembre 1903 l’opera poté dirsi completa in ogni sua parte. Per la realizzazione del dramma Puccini si documentò senza sosta e minuziosamente sui vari elementi orientali che ritenne necessario inserirvi. Lo aiutarono particolarmente una nota attrice giapponese, Sada Yakko, e la moglie dell’ambasciatore nipponico con la quale parla in Italia facendosi descrivere usi e costumi dell’affascinante popolo orientale. La sera del 17 febbraio 1904, nonostante l’attesa e la grande fiducia dei suoi artefici, Madama Butterfly cadde clamorosamente al Teatro alla Scala di Milano. Il fiasco spinse autore ed editore a ritirare immediatamente lo spartito, per sottoporre l’opera ad un’accurata revisione che, attraverso l’eliminazione di alcuni dettagli e la modifica di alcune scene e situazioni, la rese più agile e proporzionata. Nella nuova veste, Madama Butterfly venne accolta entusiasticamente al Teatro Grande di Brescia appena tre mesi dopo, il 28 maggio, e da quel giorno iniziò la sua seconda, fortunata esistenza.

Trama
Sbarcato a Nagasaki, Pinkerton, ufficiale della marina degli Stati Uniti, per vanità e spirito d’avventura si unisce in matrimonio, secondo le usanze locali, con una geisha quindicenne di nome Cio-cio-san (giapponese: Chōchō-san), termine giapponese che significa Madama (San) Farfalla (蝶, Chō?) in inglese Butterfly, acquisendo così il diritto di ripudiare la moglie anche dopo un mese; così infatti avviene, e Pinkerton ritorna in patria abbandonando la giovanissima sposa. Ma questa, forte di un amore ardente e tenace, pur struggendosi nella lunga attesa accanto al bimbo nato da quelle nozze, continua a ripetere a tutti la sua incrollabile fiducia nel ritorno dell’amato.

Pinkerton infatti ritorna dopo tre anni  accompagnato da una giovane donna, da lui sposata regolarmente negli Stati Uniti.E’ venuto a prendersi il bambino, della cui esistenza è stato messo al corrente dal console Sharpless , per portarlo con sé in patria ed educarlo secondo gli usi occidentali. Soltanto di fronte all’evidenza dei fatti Butterfly comprende: la sua grande illusione, la felicità sognata accanto all’uomo amato, è svanita del tutto. Decide quindi di scomparire dalla scena del mondo, in silenzio, senza clamore; dopo aver abbracciato disperatamente il figlio, si immerge un pugnale nel petto (facendo Harakiri).

Quando Pinkerton, sconvolto dal rimorso, entrerà nella casa di Butterfly per chiedere il suo perdono, sarà troppo tardi: la piccola geisha ha già terminato di soffrire.

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