Accordatura e Battimenti

Il fenomeno dei battimenti è uno strumento utile per effettuare l’accordatura di uno strumento come la chitarra. Il nostro orecchio non distingue differenze minime di frequenza ma è in grado di percepire il battimento. In presenza di due note identiche il fenomeno del battimento non esiste. Se invece la due note sono molto vicine in frequenza ma non tanto da essere la stessa nota ecco che si crea la condizione per il battimento. Questa irregolarità, che nasce dalla fusione dei due suoni leggermente disuguali, è caratterizzata dall’alternanza di un rafforzamento e un indebolimento del suono (come se ci fossero delle piccole pulsazioni forti e deboli) che un orecchio ben allenato riesce a percepire. Nell’accordatura della chitarra solitamente si procede per accoppiamento ovvero ad esempio il V tasto del MI basso (che è un LA) corrisponde sul pentagramma alla seconda corda a vuoto (LA). A meno del fatto che le due corde hanno spessore diverso e di altre considerazioni che potremmo aggiungere sappiamo che in linea teorica queste due corde suonate simultaneamente (con la corda del Mi basso premuta sul V tasto) devono produrre la stessa nota. Se così non è il chitarrista può agire sulla tensione della corda che vogliamo avvicinare all’altra. In questo modo lo strumentista può eliminare il fenomeno dei battimenti e ottenere l’uguaglianza dei suoni agendo su una delle due corde che si vuole rendere “uguale” all’altra. In altre parole, se lo strumentista riesce ad uniformare le frequenze dei suoni della stessa altezza i battimenti spariscono e la nota può dirsi intonata.

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