Girolamo De Simone vive e lavora alle pendici del Monte Somma, a ridosso del Vesuvio, ed è considerato uno degli esponenti delle avanguardie italiane della musica di frontiera. Girolamo De Simone è un musicista nel senso più ampio del termine: suona, scrive, e sperimenta.

Con Musica Sottile ci racconta “tante piccole cose”, non piccole per dimensione o per importanza ma per la semplicità con cui le presenta e per l’immediatezza con cui arrivano. Musica Sottile racconta dell’intreccio tra musiche siriane, persiane, beneventane e vesuviane, di tecniche inedite e di nuove tecnologie, di colonne sonore e di musiche pop. Musica Sottile è un lavoro fuori dagli schemi, lontano dallo stile accademico, che non intende esaurire alcun argomento, ma che ispira idee e provoca suggestioni, quanto quelle che il lettore vi trova.

Musica Sottile è un libro-zibaldone, denso, di poche parole, apparentemente criptico: una ventina di argomenti trattati senza alcun preambolo, dagli inni dei primi cristiani ai suoni in preghiera, dal Qāf ai Silenzi, dalle tecniche di composizione al senso nascosto della tonalità fino all’uso delle tecnologie. Nella Ricerca del Sottile, argomento che si lega al titolo del testo, egli indaga un aspetto ricorrente delle sue opere, legato ad un certo fideismo musicale in cui l’aspetto fisico della Musica si piega all’aspetto più puro della stessa. Il pianoforte, ad esempio, produce “ritmo”, suo malgrado, nonostante la sua missione principale sia quella melodica e armonica. Egli, De Simone, cerca di sfumare la dimensione percussiva di questo strumento per esaltarne l’essenza mediante tecniche di riduzione del rumore. Si pensi al dito che batte sulla tastiera del piano mentre si suona: modifichiamo il suono nell’intento di produrlo.

Buona lettura.