Per la prima volta in Italia e nella storia della rinomata Accademia musicale pescarese, scuola dalla quale sono usciti grandi nomi della bacchetta come Noseda, Agiman, Lucantoni, Manuli, Mariotti ed altri, a conseguire il diploma in direzione è stato un giovane fisarmonicista triestino, Igor Zobin. Concertista di grande livello, ha già alle sue spalle un gran numero di traguardi importanti.
Dice di sé: “ La fisarmonica, ovvero il bayan nel mio caso, è uno strumento straordinario che ti permette di esplorare la musica vivendola in ogni sua dimensione! Nel bene e nel male è uno strumento giovane che ti proietta nel futuro, ma che dà a colui che è musicista nell’anima, anche gli strumenti per guardare indietro verso epoche lontane, verso stili diversi, mettendoti alla prova! La fisarmonica è sempre stata la mia orchestra, fin da subito però ho sentito fortissimo dentro di me il desiderio di elevarmi anche come musicista in senso globale, di perseguire l’arte della musica. La direzione d’orchestra però è ancora un passo avanti, difficilmente descrivibile. E’ un’arte immensa e complessa, direi unica per tutte le cose che rappresenta e che esige! Perciò sono felicissimo di aver avuto dei risultati così positivi in Accademia e di sentirmi in grado di fare questo cammino!”.
Dopo aver vinto numerosi concorsi nazionali ed internazionali sia come solista che in vari gruppi da camera, si è diplomato in fisarmonica a Pesaro, in composizione a Trieste sotto la guida del compositore F.Nieder, iniziando da subito una carriera densa di qualità. E’ stato il primo fisarmonicista solista al Parco della musica a Roma, il primo ad eseguire il Concerto per fisarmonica ed orchestra di J.Francaix in Italia. Con cadenza regolare lo troviamo sul palco dell’Auditorium Toscanini con l’Orchestra sinfonica nazionale della RAI, con la quale esegue importanti prime mondiali e nazionali. Collabora con La Biennale musica di Venezia, MITO festival, il Bologna Festival, l’Orchestra sinfonica della Toscana etc. ect. Ha eseguito prime esecuzioni di compositori di livello mondiale, quali Gubajdulina, Francesconi, Nieder, Furrer ed altri, collaborando con direttori e musicisti di primo livello quali Kawka, Tamayo, Pesko, Jia, Angius, Maestri, Kurtàg, Corghi, Brock, Hanningam, Windsor, Caiello, Gaertner, Michel-Dansac ed altri. Si diploma sotto la guida del grande direttore d’orchestra italiano Donato Renzetti, dirigendo La sinfonia “Dal Nuovo Mondo” di A.Dvorak ed il Concerto n.1 per pianoforte ed orchestra di J.Brahms.
Dice, in conclusione, “sento di poter dare qualcosa di nuovo, di fresco al mondo della fisarmonica e a quello della direzione d’orchestra grazie alla ricerca e allo studio costante che svolgo in primis come individuo e, di conseguenza, come musicista. L’esperienza del concertismo come esecutore, l’aver collaborato con musicisti straordinari, le tante prime che ho fatto anche nel teatro di prosa con grandi registi come Miler, Magelli ed altri, mi hanno aperto gli occhi ed il cuore verso il futuro!”.
E che futuro sia.