Bach – Concerto per Violino, Oboe, Archi e Continuo BWV 1060

I Concerti Settimanali della famiglia Bach

bachsQuesto bellissimo Concerto ci ricorda quanto importante fosse per Bach la sua famiglia e di come la Musica fosse il sublime pretesto per stare insieme. Nella versione originale, cioè nella prima versione, questo concerto prevedeva Oboe e Violino come strumenti solisti; successivamente fu trascritto dallo stesso Bach per due clavicembali e orchestra d’archi, e proprio in questa seconda versione divenne più conosciuto. Non dobbiamo dimenticare che in quell’anno, il 1729, Bach era stato nominato direttore del Collegium Musicum di Lipsia, fondato da Telemann, e che una delle sue attività era l’organizzazione di concerti settimanali: il compositore tedesco doveva scrivere opere per quelle serate. Il desiderio di far esibire i suoi due figli maggiori, molto abili alla tastiera, lo spinsero a prediligere il clavicembalo quale strumento protagonista delle composizioni. Bach fu il primo a scrivere concerti per questo strumento e orchestra e uno dei pochissimi a utilizzarne due, tre e addirittura quattro in veste di solisti. Nella trascrizione di quest’opera il primo clavicembalo esegue la parte del violino e il secondo quella dell’oboe. Sebbene i due strumenti restino contrapposti, con due identità precise, in questa versione viene a mancare la componente del contrasto timbrico che rende più affascinante la composizione originale. Di fatto, sopratutto il secondo movimento, certamente il più noto, nella versione a due cembali, perde proprio quella perfetta mescolanza di colori che si sovrappongono poeticamente con passione e leggerezza come solo l’Oboe ed il Violino riescono a fare.


Breve Analisi

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