Bach – Cantate e Sinfonie

lepsig-thomas2Le prime Cantate di Bach sono datate 1703, quando il giovane tedesco aveva appena compiuto diciotto anni. In quell’anno ricevette la nomima di organista nella Nuova Chiesa di Arnstadt grazie alla brillante esecuzione con la quale egli stesso inaugurò il nuovo organo. Sebbene i suoi doveri di organista non richiedessero la composizione, Bach scrisse comunque alcuni dei suoi primi corali proprio in questo periodo, e tra questi la Cantata n.150 e la Cantata di Pasqua n.4. Durante questo periodo Bach sfuggì brevemente ai suoi doveri di organista e si assentò per un periodo di circa tre mesi, nel 1705, per andare ad ascoltare il celebre organista e compositore Buxtehude a Lubecca; le prime Cantate di Bach devono molto a questa esperienza dalla quale tornò molto ispirato e con le idee più chiare su questa forma musicale.

Nel luglio del 1707 si trasferì a Mühlhausen dove scrisse la Cantata n.196 (Nuziale) e dove restò giusto un anno, in quanto si trasferì nuovamente e accettò un duplice incarico come membro dell’orchestra da camera e come organista alla Corte Ducale di Weimar. Almeno una ventina di cantate sono attribuibili a questo periodo tra cui la Cantata n.182, la Cantata di Natale n.142, le Cantate n.12, n.18, n.21 e la Cantata di Pasqua n.31.

Il passo successivo lo mosse alla corte di Anhalt-Cöthen, dove assunse la carica di Capellmeister. Questa corte era calvinista e la musica da chiesa non era contemplata; qui Bach compose molta musica strumentale, parte della quale venne in seguito destinata a composizioni future e alle Sinfonie da Cantate.

La Sinfonia da Cantata n.29, ad esempio, deriva dalla Partita per violino solo BWV 1006; le due Sinfonie scritte a partire dalla Cantata n.35 si presume derivino da un concerto per violino che Bach adattò nel 1730 come Concerto per Clavicembalo e di cui solo un frammento ci resta. La Sinfonia da Cantata n.52 è tratta dal primo Concerto Branderburghese mentre la Sinfonia dalla Cantata n.174 (Lipsia 1729) è un adattamento del primo movimento del terzo Concerto brandemburgherse con l’aggiunta di 2 corni e 3 oboi. Le Sinfonie da Cantata n.146 e Cantata n.156 sono state entrambe tratte da concerti per violino e poi adattate per Concerto per Clavicembalo nel 1730 (BWV rispettivamente 1052 e 1056).

Perché Bach volesse includere le Sinfonie nelle sue Cantate non è chiaro, dato che non aggiungevano nulla al significato religioso, di certo non risultavano fuori luogo e probabilmente costituivano l’incentivo alla presenza di bravi musicisti che potevano esibirsi. In questo modo si creava lo spazio e l’occasione musicale per invitare, ad esempio, un oboista celebre, che si esibiva come solista nella Cantata domenicale, con una parte scritta appositamente per lui.

Nel 1730 una modifica al grandorgano Ruckpositiv, nella Thomaskirche, gli permise di suonarlo “separatamente” e permise a Bach di condurre direttamente dall’organo. Questa nuova possibilità diede origine a nuovi sviluppi che portarono probabilmente alle nascita di due nuove Sinfonie da Cantata la n.29 e la n.146.

 

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